Non appena sarà possibile, alla visita della città, non potrà mancare, di comprare un biglietto per vedere dal vivo, una partita allo Stadio Diego Armando Maradona. Lo stadio che ha ritrovato nuovo splendore dopo il restyling del 2019 in occasione delle Universiadi di Napoli. Lo stadio, che si chiamava Stadio San Paolo fino il 25 novembre 2020. Ha subito il cambio nome con la prematura e devastante morte, a soli 60 anni, del più grande giocatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Proprio in questo stadio ha determinato le sorti della squadra e della città per ben 7 anni dal 1984 al 1991.
I SETTE ANNI A NAPOLI, come quelli in Tibet, hanno lasciato un segno indelebile che per i napoletani. Non è morto un eroe, ma una persona di famiglia. Tutti i napoletani sentono il calcio in modo speciale. Una tifoseria calorosa ma non violenta, che mi induce a mettere lo stadio di Fuorigrotta, ed una partita del Napoli, tra le cose da vedere a Napoli.
Il popolo napoletano, ha sempre avuto un particolarissimo affetto per la propria squadra di calcio. La società nata nel 1926, pur avendo un seguito eccezionale, non ha un palmares del suo rango. Infatti, i maggiori e pesanti trofei sono stati conquistati proprio nel periodo di Maradona.
L’Associazione Calcio Napoli fu costituita il primo agosto del 1926. Mentre l’atto costitutivo, scritto, riletto e formalizzato venne consacrato con il vino del ristorante D’Angelo. Ancora oggi sede dei pranzi ufficiali del Napoli.
Il primo Presidente dell’A.C. Napoli fu Giorgio Ascarelli, ricchissimo e giovanissimo commerciante napoletano a cui seguirono: l’On. Giovanni Maresca di Serracapriola; Gustavo Zinzaro; poi di nuovo Giorgio Ascarelli, che però morì ad appena trentaquattro anni, pochi mesi prima della fine del quarto Campionato in A. Gli succedettero Giovanni Maresca ed Eugenio Coppola.
Dopo una striscia di 15 anni in serie A nel 1942 il Napoli retrocede. Bisogna attendere il 1946 per ritornare in serie A, ma per restarci una sola stagione. Per alzare al cielo il primo trofeo, la Coppa Italia, bisogna attendere la stagione 1961/1962, con Bruno Pesaola detto “il petisso”.
L’ingegnere Corrado Ferlaino… il 18 gennaio del 1969 venne eletto Presidente Ferlaino a soli 37 anni. Con lui si apre un’era ricca di momenti esaltanti. Risana il bilancio, manca più volte lo scudetto. Ma con alterne fortune arriva fino agli anni 80, che si aprono con il blitz per l’acquisto dell’olandese Ruud Krol. Ma il tempo è galantuomo e di lì a poco si arriva verso quello che a Napoli chiamano ancora “o miracolo”. Il Direttore Generale Antonio Juliano, indimenticabile capitano per diciassette anni del “cuore azzurro” – prende Diego Armando Maradona dal Barcellona. Vince il primo Scudetto e la terza Coppa Italia (1986/87). Il secondo Scudetto (1989/90), la Supercoppa contro la Juventus (1990/91).
Lasciando ai posteri gli anni del fallimento, che mortificano una piazza come quella di Napoli, devota alla squadra di calcio, irrompe nel 2004 sulla scena Aurelio de Laurentis. Già imprenditore cinematografico che acquisisce un Napoli in C2 portando nuovamente in serie A nella stagione 2007/2008. Entriamo da questo momento nell’era contemporanea della SSC Napoli, che con ADL (Aurelio de Laurentis) è riuscita a ritagliarsi un posto tra le grandi d’Italia e d’Europa.
Quindi non mi resta che invitarvi ufficialmente ad assistere una partita del Napoli nell’arena di Fuorigrotta, nello Stadio Maradona insieme al suo pubblico. Un consiglio, se volete godere della tifoseria più colorata e calorosa d’Italia, acquistate il vostro biglietto in curva A o in Curva B, in questo caso farete e sarete tifosi. Altrimenti assistere alla partita in tranquillità potete sicuramente scegliere gli altri settori che vanno dai DISTINTI, TRIBUNA NISIDA E POSILLIPO.
L’avventura azzurra continua… e #FORZANAPOLISEMPRE
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