“Adda passa’ a nuttata”…. mai come in questo momento frase fu più vera. Reduci dalle passate feste natalizie, l’umanità fa i conti con l’importanza dello stare insieme. Siamo stati in questi giorni, Napoli, la Campania ed il resto d’Italia zona rossa. Come una sorta di Marmellata di Ragù.
Tutti chiusi dentro, tutti rinchiusi in appartamenti. Appartamenti che come scatole impilate e barattoli avvitati con forza hanno impedito un Natale come tutti gli altri, un 31 dicembre diverso e meno chiassoso.
I napoletani hanno rispettato le regole? Sì, si sono adeguati. Adeguati a ciò che è stato loro imposto. Stare in famiglia, stare a casa, rispettando il coprifuoco, con quella capacità di adattamento che il popolo di questa terra ha.
Adda passa’a nuttata… E passerà, deve passare.
L’esercizio della pazienza è quasi una filosofia di vita, per il buon napoletano. Questi “se fa Sic ma Nu mor”. Riesce con grande abilità ad attraversare le situazioni più difficili ed ostili sempre con il sorriso e ” il sole in fronte”….
La pazienza di aspettare la fortuna che giri e girando colga chi più lo merita; la pazienza di aspettare un’estrazione fortunata al Lotto così come ben descritto nel ventre di Napoli da Matilde Serao.
Ella nel raccontare i quartieri straripanti di storie, umanità e colore si sofferma sull’istinto di sopravvivenza. Sulla capacità di adattarsi con rassegnazione. Usanze che sconfinano talvolta nel paganesimo e nella pratica di riti occulti che ancora affascinano e sono frutto di studi antropologici.
Ci vuole pazienza, in tutto, con tutto. Perfino nell’aspettare che il ragù si cuocia, lentamente e con passione. Dolce come una marmellata…una marmellata di Ragù…. Le donne di Napoli sanno attendere la sua cottura. E quando sollevando il coperchio se ne sprigiona il profumo, tutto è più bello e la pazienza ripagata e premiata.
Girando e rigirandolo con il mestolo come una marmellata focosa. Bisogna dunque avere pazienza che la marmellata di Ragù soffice e orgogliosa, sia pronta ad essere assaggiata.
Con pazienza dunque aspettiamo che questo periodo volga a conclusione e si ritorni alla tanto desiderata normalità: che per noi napoletani corrisponde forse alla più sfrenata euforia…!