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Il borgo di Santa Lucia è parte della storia di Parthenope. Napoli è una città piena di storia, ogni piazza, ogni strada e ogni vicolo, raccontano qualcosa a chi è pronto ad ascoltare.

Il borgo di Santa Lucia è un luogo particolare che può essere considerato la sintesi della storia millenaria di Napoli è il Borgo di Santa Lucia.

Proprio la storia e l’origine del Borgo Santa Lucia, si intreccia con la storia di Napoli. Pathenope fondata nel lontano VIII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Cuma, che arrivarono sul monte Echia e decisero di fondare una città.

Parthenope comprendeva le colline di Pizzofalcone e l’isolotto di Megaride, dove oggi si trova il Castelo Magico di Napoli, ossia il castel dell’Ovo. Due secoli dopo Parthenope, rifondata come Neapolis, fu la nuova città.

Nella zona di Santa Lucia, in epoca romana, sorgeva l’imponente villa di Lucullo, che aveva un‘estensione immensa. Abitazione che divenne celebre per i particolari banchetti, e proprio da qui deriva l’aggettivo “luculliano”. Infatti, ancora oggi, si utilizza per indicare un pasto particolarmente abbondante e gustoso.

Rimanendo in ambito culinario, proprio qui a Santa Lucia, nasce uno dei piatti tipici della cucina napoletana, il polpo alla luciana, credimi devi provarlo. Il nome è dato in onore del borgo e degli abitanti che sono conosciuti come Luciani.

Questa zona è stato uno dei palcoscenici che ha visto susseguirsi i re di Napoli e le sorti del regno.

Nel corso dei secoli via Santa Lucia crebbe di importanza. Un piccolo borgo di pescatori, divenne uno dei luoghi più in voga e prestigiosi dell’epoca. A questo contribuirono anche i vicerè spagnoli che decisero di abbellire la zona grazie al contributo di Domenico Fontana.

Il borgo divenne così, una meta privilegiata del turismo dell’elitè, organizzato nel cosiddetto Grand Tour. Il Grand tour, era il famoso viaggio d’istruzione dei giovani aristocratici, soprattutto del nord Europa, viaggiare e che aveva come fine ultimo la loro formazione.

Si potrebbe dire che il “turismo di massa” trova la sua prima documentazione proprio nel Grand Tour.

Uno degli scorci che ancora oggi affascina non solo i turisti, ma anche i napoletani è il Pallonetto di Santa Lucia. La cartolina dell’antico borgo dei pescatori, mutò per sempre nel 1860 con i lavori del risanamento e le colmate a mare.

 Il Pallonetto di Santa Lucia complesso di vicoli, stradine, gradinate e abitazioni hanno poco di simmetrico. Un piccolo presepe arroccato alle pendici del Monte Echia“

Zona popolare e popolosa, con l’odore del mare ti regala scorci mozzafiato. Ha da sempre influenzato artisti come i pittori come Wittel e Pitloo, che l’hanno immortalato paesaggi, scorci e vedute. Immagini che ci restituiscono il borgo prima della colata del Risanamento.

La poesia del luogo ha ispirato uno dei brani più celebri della canzone napoletana. “Santa Lucia luntana”, simbolo, degli emigranti napoletani che partivano alla volta delle Americhe. Ultimo sguardo, alla terra ferma sugli affollati ponti delle navi.

Santa Lucia uno dei borghi più antichi di Napoli, che ha attraversato secoli e secoli di storia, proprio come la nostra città,

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